Titolo: La contessa nera
Autore: Rebecca Johns
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 323
Giudizio: 5/5
Trama
Ungheria 1611, castello di Csejthe, nella torre più alta è murata viva la contessa Erzsébet Bàthory, costretta all’isolamento e alla prigionia finché il suo cuore cesserà di battere.
La contessa è incapace di accettare il decreto del conte palatino, non trova ragioni valide per questa infamia, nulla di ciò che ha fatto può giustificarla.
Questa è la sua storia, quando era ancora una bambina assistette ad atti di violenza indicibili, e appena adolescente fu costretta a sposare il violento Ferenc Nàdasdy, un uomo sempre in viaggio per la guerra.
Si ritrovò sola a governare il castello di Sàrvàr e ad addossarsi la responsabilità dei figli e proprio in questi anni strane voci iniziarono a spargersi sul suo conto, si vociferava di sparizioni di serve e di nobildonne, torturate e uccise, mai più ritrovate.
Chi è veramente Erzsébet? E’ solo una vittima o una carnefice senza pietà responsabile di orribili crimini?
Recensione La contessa nera di Rebecca Johns
“ La contessa nera di Rebecca Johns “ è ispirato alla figura della prima serial killer della storia, Erzsébet Bàthory, la cosiddetta “contessa sanguinaria”, torturatrice di centinaia di giovani donne.
Grazie a questo libro la protagonista, Erzsébet Bàthory, è entrata a far parte dei miei personaggi storici preferiti, una donna di carattere che cerca in tutti i modi di rimanere a galla in un mondo difficile, soprattutto per le donne; il suo punto di vista rende il personaggio molto più umano, aiutandoci a dimenticare i crimini che le ruotano intorno.
Le descrizioni dal punto di vista storico sono precise e mai noiose, ci fanno conoscere un mondo lontano per noi difficile da comprendere.
Lo stile narrativo rende la lettura piacevole e scorrevole, appassionante che cattura l’attenzione di noi lettori.
Consiglio “ La contessa nera di Rebecca Johns “ a tutti i lettori che vogliono immergersi in un tempo lontano e conoscere questo personaggio affascinante e allo stesso tempo tenebroso.
My favorite quote
Anche se Dio ti perdona, sei tu a non perdonare te stesso. Vivi nel rammarico come in una stanza rivestita di specchi che riflettono la tua immagine per l’eternità.
Quale emozioni hai provato durante la lettura?